Il cibo Halal è più sano del cibo convenzionale?

In arabo, il termine"halal" si riferisce a un insieme di pratiche consentite dalla religione musulmana, ma è comunemente usato per associarlo agli alimenti accettati dalla legge islamica.

Il cibo halal è più o meno salutare di quello convenzionale? Gli alimenti halal sono strutturati secondo criteri religiosi che riguardano l'intera catena alimentare: dagli animali che possono essere consumati al modo in cui vengono nutriti, allevati e preparati.

Secondo i criteri dietetici e nutrizionali dei musulmani, gli alimenti halal non possono contenere carne di maiale o prodotti come gelatine e frollini, né alcolici. Rasheed Ahmed, fondatore e presidente del Muslim Consumer Group (MCG), certifica gli alimenti halal ed è anche responsabile dell'educazione dei musulmani sullo stato dei diversi alimenti. Ahmed afferma che per essere veramente halal bisogna tenere conto del modo in cui gli animali destinati al consumo umano vengono allevati: devono essere nutriti con diete vegetariane; pertanto, molti polli e mucche allevati negli Stati Uniti non potrebbero essere considerati halal, mentre i maiali iberici, nutriti con ghiande e mangime, potrebbero essere considerati halal.

Ma, inoltre, questi criteri stabiliscono anche che gli animali halal non possono essere curati con antibiotici o trattati con ormoni della crescita, poiché in molti casi questi ormoni contengono ingredienti a base di maiale.

Lo stesso Rasheed Ahmed ammette che questi criteri di certificazione sono più severi di altri criteri a livello mondiale. Il MCG non certifica il pesce d'allevamento, poiché non c'è certezza che questi pesci non siano nutriti con sottoprodotti animali. Pertanto, solo i pesci catturati in natura sono halal, cioè certificati secondo gli standard MCG. In quest'ottica, il caviale di storione non potrebbe mai essere halal, poiché gli storioni selvatici sono ormai estinti e il caviale viene prodotto solo da storioni allevati.

La questione è se questi criteri rendono il cibo halal più sano di quello convenzionale. La professoressa di scienze dell'alimentazione e della nutrizione Carol O'Neil della Louisiana State University sostiene che nessuno studio ha dimostrato che il cibo halal sia necessariamente più sano di quello convenzionale. O'Neil afferma: "È difficile sapere se ci sono differenze nutrizionali" perché "non ci sono certamente studi che confrontano le persone che mangiano carne halal per vedere se i loro livelli di colesterolo, o altri indicatori, sono diversi. Semplicemente non lo sappiamo".

Ma O'Neil sostiene anche che le pratiche halal sono molto più "umane" per l'animale e che questo potrebbe essere un fattore di differenziazione per alcune persone. la nostra religione non ci permette di esercitare alcuna pressione sugli animali", afferma il fondatore e presidente del MCG, "quindi li trattiamo nel modo più umano possibile".

quali sono gli alimenti vietati dai criteri che definiscono il cibo halal?

Esiste una serie di sostanze considerate dannose per il consumo umano e quindi vietate secondo i diversi versetti del Corano:

1. Carne di maiale.
2. Sangue.

3. Animali offerti in sacrificio a un altare idolatrico, a un santo o a una persona considerata "divina".

4. Carogna.

5. Un animale che è stato strangolato, picchiato a morte, ucciso da una caduta o attaccato da un animale da preda (tranne quello che può essere stato sacrificato mentre era ancora vivo).

6. Cibo proveniente da animali sui quali non è stato pronunciato il nome di Allah durante la loro macellazione.

7. Alcool e altri intossicanti.

8. Additivi non halal

Diverse interpretazioni del cibo halal

Le interpretazioni di halal possono variare tra le diverse comunità islamiche. Queste variazioni sono restrittive o permesse. Una delle varianti più diffuse è la"halal dhabiĥa", basata sulle dottrine tradizionali delle comunità sunnite. I suoi seguaci ritengono che un cibo halal non provenga da alcuna sostanza proibita e che le carni debbano provenire da animali morti, secondo le dottrine. La "dhabiĥa" deve valere per tutti gli animali, tranne che per il pesce e i crostacei, che sono considerati halal. Non si applica nemmeno alla carne di maiale, che è completamente vietata.

Secondo l 'interpretazione più rigorosa dell'halal, la macellazione dell'animale deve essere effettuata mediante una rapida incisione nella gola, eseguita con una lama affilata; la vena giugulare e l'arteria carotidea devono essere recise, ma il midollo spinale deve essere lasciato intatto. Lo scopo è quello di ottenere un migliore drenaggio del sangue, in modo che la carne sia ben igienizzata, e anche di ridurre al minimo il dolore e l'agonia dell'animale.

La dottrina bismillah è più permissiva. Considera la carne halal in generale, purché non provenga da animali impuri come i maiali.

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Tra gli oppositori di questa pratica, c'è chi sostiene che in realtà non c'è una grande differenza tra il cibo hala e quello convenzionale. In fondo, in entrambi i casi gli animali vengono macellati per il consumo umano. Cosa ne pensate, il cibo hala è più sano del cibo convenzionale?

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